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Negli ultimi anni sono stati condotti numerosi studi sul microbioma umano e sull’importanza che questo ha sulla salute globale dell’uomo. Chi di noi ha mai considerato positiva la definizione di microbo? Quanti di noi considerano la disinfezione da germi e batteri un requisito di salute? Eppure i microbi costituiscono ben il 90 % del nostro organismo e senza di loro non potremmo sopravvivere!

Nell’utero materno il feto è in una condizione di omeostasi, solo nelle ultime settimane di gestazione la placenta fornisce al bambino un’enorme quantità di cellule immunitarie dette immunoglobuline che lo aiuteranno nel suo processo di colonizzazione durante il parto, immediatamente dopo la nascita grazie al sangue

contenuto nel cordone ombelicale e una volta fuori attraverso il latte materno. Tutte queste informazioni ci hanno permesso di capire come il modo di nascere può condizionare la salute dell’individuo a lungo termine.

Ad esempio indurre il parto prima che si sia verificato questo passaggio, o programmare un taglio cesareo, mette a rischio lo sviluppo del sistema immunitario del nascituro. Sappiamo oggi che il mancato contatto con la mucosa vaginale materna, quindi la nascita chirurgica, e anche l’uso di antibiotici intrapartum (https://www.nature.com/articles/s41598-017-16606-9) alterano lo sviluppo microbico del neonato in modo significativo e ciò potrebbe essere la causa di numerose malattie croniche come diabete, ipertensione, disordini cardiovascolari e tumori.

La gravidanza, il travaglio, il parto e l’allattamento materno sono tutte funzioni biologiche ben definite che permettono la sopravvivenza della specie umana ma soprattutto permettono all’uomo di vivere in salute.

Gli studi in questione riguardano molte nazioni poichè il problema che si viene ad evidenziare riguarda l’intera umanità. Il modo di nascere deve cambiare, dobbiamo ritrovare la modalità più sicura per madre e bambino ciò significa ridurre di molto il tasso di nascite chirurgiche attuale (mancata colonizzazione neonatale e aumento di tre volte il rischio di morte materna).

Ricordiamoci bene che il concetto di salute non è semplicemente la mera assenza di malattia ma comprende un equilibrio tra corpo e mente, uno stato di benessere globale.